2.4. Dispositivi multipath nei Logical Volume


Dopo la creazione dei dispositivi multipath è possibile utilizzare i nomi del dispositivo multipath, in modo simile al nome del dispositivo fisico usato durante la creazione di un physical volume di LVM. Per esempio, se /dev/mapper/mpath0 è il nome di un dispositivo multipath, il seguente comando contrassegna /dev/mapper/mpath0 come un volume fisico.
pvcreate /dev/mapper/mpath0
Durante la creazione di un gruppo di volumi LVM sarà possibile utilizzare il dispositivo fisico LVM risultante, in modo simile all'utilizzo di qualsiasi dispositivo fisico LVM.
Quando create un logical volume di LVM il quale utilizza degli array multipath attivi/passivi come dispositivi fisici, sarà necessario includere i filtri all'interno di lvm.conf in modo da escludere i dischi che costituiscono i dispositivi multipath. Questo comportamento si verifica poichè se l'array modifica automaticamente il percorso attivo in passivo una volta ricevuto un segnale I/O, multipath eseguirà un failover ed un failback ogni qualvolta LVM esegue una scansione del percorso passivo se i dispositivi non sono filtrati. Per array attivi/passivi che richiedono un comando per modificare un percorso da passivo ad attivo, LVM stampa un messaggio di avvertimento al verificarsi di tale evento.
Per filtrare tutti i dispositivi SCSI nel file di configurazione multipath (lvm.conf), includere il seguente filtro nella sezione dispositivi del file.
filter = [ "r/disk/", "r/sd.*/", "a/.*/" ]
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