Capitolo 13. Clustering
L'introduzione della generazione di uno schema dinamico conferisce maggiore flessibilità all'utente finale per il collegamento agli agent di fencing ed alle risorse personalizzate del Red Hat Enterprise Linux High Availability Add-on, mantenendo la possibilità di convalidare il proprio file di configurazione /etc/cluster.conf
nei confronti dei suddetti agent. È necessario che gli agent siano installati su tutti i nodi del cluster ed in grado di fornire output di metadati corretti.
Il supporto per Samba in un ambiente clusterizzato è ora completamente supportato con Red Hat Enterprise Linux 6.2. Il clustering Samba si affida ad un file system clusterizzato disponibile e condiviso su tutti i nodi. In un contesto Red Hat Enterprise Linux, il clustering Samba è stato configurato per operare con GFS2, il file system di storage condiviso nativo.
Red Hat Enterprise Linux 6.2 introduce il supporto per il ring ridondante con la funzione di auto-ripristino come Anteprima di tecnologia. Consultare le Note tecniche per un elenco di problematiche conosciute associate con questa Anteprima di teconologia.
corosync-cpgtool specifica ora entrambe le interfacce in una configurazione dual-ring. Questa funzione è una Anteprima di tecnologia.
Come conseguenza della conversione del file di configurazione /etc/cluster.conf
utilizzato da pacemaker, rgmanager dovrà essere disabilitato. In caso contrario i rischi saranno molto elevati; dopo una conversione sarà possibile avviare rgmanager e pacemaker sullo stesso host gestendo le stesse risorse.
- rgmanager non deve avviarsi se è presente il flag
<rm disabled="1">
in/etc/cluster.conf
. - rgmanager deve arrestare qualsiasi risorsa se il flag
<rm disabled="1">
è presente in/etc/cluster.conf
durante una riconfigurazione.