1.2. Panoramica sull'architettura di LVM
Per la release RHEL 4 del sistema operativo di Linux, l'LVM1 logical volume manager originale è stato sostituito da LVM2, il quale presenta una struttura del kernel più generica rispetto a LVM1. LVM2 presenta i seguenti miglioramenti rispetto a LVM1:
- capacità flessibile
- conservazione dei metadati più efficiente
- miglior formato per il processo di recupero
- nuovo formato metadata ASCII
- modifiche atomiche per i metadata
- copie ridondanti di metadata
LVM2 è compatibile con LVM1, con la sola eccezione del supporto del cluster e delle snapshot. È possibile convertire un gruppo dei volumi da un formato LVM1 ad un formato LVM2 con il comando
vgconvert
. Per informazioni su come convertire il formato dei metadata, consultate la pagina man di vgconvert
(8).
L'unità dello storage fisico di un volume logico LVM è un dispositivo a blocchi, come ad esempio una partizione o un disco intero. Questo dispositivo viene inizializzato come un physical volume (PV) di LVM.
Per creare un volume logico LVM, i physical volume vengono uniti in un volume group (VG). Ciò creerà uno spazio del disco dal quale è possibile assegnare i volumi logici LVM (LV). Questo processo è analogo al processo attraverso il quale i dischi vengono divisi in partizioni. Il volume logico viene utilizzato dai file system e dalle applicazioni (come ad esempio i database).
Figura 1.1, «LVM Logical Volume Components» shows the components of a simple LVM logical volume:
Figura 1.1. LVM Logical Volume Components
For detailed information on the components of an LVM logical volume, see Capitolo 2, Componenti di LVM.