3.4. Tickless Kernel
In precedenza il kernel di Linux interrompeva periodicamente ogni CPU su di un sistema ad una frequenza predeterminata — 100 Hz, 250 Hz, o 1000 Hz, in base alla piattaforma. Il kernel interrogava la CPU sui processi in esecuzione, ed utilizzava i risultati per il conteggio dei processi ed il bilanciamento del carico. Conosciuto come timer tick, il kernel eseguiva questa interruzione senza considerare lo stato dell'alimentazione della CPU. Per questo motivo anche una CPU inattiva era in grado di rispondere fino a 1000 richieste al secondo. Su sistemi che implementavano misure per il risparmio energetico per CPU inattive, il timer tick impediva alla CPU di rimanere inattiva per un periodo sufficientemente lungo per poter beneficiare di queste misure.
Il kernel in Red Hat Enterprise Linux 6 esegue il tickless: cioè, sostituisce le interruzioni periodiche vecchie del timer con interruzioni a richiesta. Per questo motivo le CPU inattive possono restare inattive fino a quando un nuovo compito viene messo in coda per la processazione, così facendo le CPU con stati di alimentazione più bassi possono restare in questi stati più a lungo.