3.7. Ottimizzazione accesso unità Relatime
Con lo standard di POSIX i sistemi operativi devono mantenere i metadati del file system che registrano l'ultimo accesso al file. Questo timestamp viene chiamato
atime
, e la sua gestione richiede una serie costante di operazioni di scrittura da archiviare. Queste operazioni mantengono i dispositivi di storage ed il link relativi occupati ed alimentati. Poichè poche applicazioni utilizzano i dati atime
, l'attività di questo dispositivo di storage rappresenta una dispersione di alimentazione. In particolare, il processo di scrittura si verifica anche se il file non è stato letto dal dispositivo di storage ma dalla cache. Per un certo periodo di tempo il kernel di Linux ha supportato l'opzione noatime
per mount senza scrivere i dati atime
sui file sistem montati con questa opzione. Tuttavia la disabilitazione di questa funzione è problematica poichè alcune applicazioni si affidano ai dati atime
e quindi possono fallire se non disponibili.
Il kernel usato in Red Hat Enterprise Linux 6 supporta un'altra opzione —
relatime
. Relatime
mantiene i dati atime
ma esegue questa operazione non tutte le volte che si accede al file. Se questa opzione è abilitata i dati atime
vengono scritti sul disco solo se il file è stato modificato dall'ultimo aggiornamento dei dati atime
(mtime
), o se lo si accede per un periodo di tempo più lungo (il default è un giorno).
Per impostazione predefinita tutti i file system sono montati con l'opzione
relatime
abilitata. Per annullare questa funzione su tutto il sistema usare il parametro d'avvio default_relatime=0
. Se relatime
è abilitato su di un sistema per impostazione predefinita, sarà possibile annullarlo per qualsiasi file system usando l'opzione norelatime
. Ed infine, per modificare il periodo di tempo predefinito prima del quale il sistema aggiorna i dati atime
di un file, usare il parametro d'avvio relatime_interval=
specificando il periodo in secondi. Il valore predefinito è 86400
.