7.10. Monitoring —


Se fate clic sulla tabella Monitoring nella barra superiore di navigazione, appariranno i link insieme alla categoria Monitoring. Queste pagine, le quali richiedono il possesso degli entitlement di Monitoring, vi permettono di visualizzare i risultati dei probes impostati nei confronti dei sistemi aventi diritto al Monitoring, e di gestire la configurazione della vostra infrastruttura di monitoring.
Iniziate il vostro processo di monitoring di un sistema attraverso la scheda Probe della pagina Informazioni del sistema. Consultate la Sezione 7.4.2.10, «Informazioni sul sistema» per una descrizione della tabella e Appendice D, Probe per un elenco dei probe disponibili.

7.10.1. Stato di Probe —

La pagina Stato di Probe viene mostrata per default quando si seleziona Monitoring nella barra superiore di navigazione.
La pagina Stato di Probe visualizza un sommario del conteggio dei probes nei vari stati, e fornisce una interfaccia semplice in grado di rilevare velocemente i probe problematici. Si prega di notare che il totale delle verifiche presente nelle tabelle della parte superiore della pagina, potrebbe non corrispondere al numero di probe visualizzato nelle tabelle inferiori. I conteggi situati nella parte superiore includono i probe per tutti i sistemi presenti nella vostra organizzazione, mentre le tabelle visualizzano i probe eseguiti solo sui sistemi ai quali avete accesso, attraverso il ruolo di System Group Administrator. Altresì il conteggio dei probe qui mostrato, potrebbe essere sfasato di un massimo di un minuto.
Il seguente elenco descrive ogni stato ed identifica le icone ad essi associati:
  • Critical - Il probe ha oltrepassato il limite CRITICAL.
  • Warning - Il probe ha oltrepassato il limite WARNING.
  • Unknown - Il probe non è in grado di riportare in modo accurato le metriche o i dati relativi allo stato.
  • Pending - Il probe è stato programmato per una sua esecuzione ma ancora non è stato eseguito, oppure non è in grado di partire.
  • OK - Il probe è in esecuzione corretta.
La pagina Stato di Probe contiene delle tabelle per ogni stato, insieme alla tabella in grado di elencare tutti i probe. Ogni tabella contiene delle colonne che indicano lo stato di probe, il sistema monitorato, i probe utilizzati, e la data ed ora dell'ultimo aggiornamento dello stato.
Facendo clic sul nome del sistema presente all'interno delle suddette tabelle, verrete direzionati sulla tabella Probes della pagina Informazioni del sistema. Da lì sarete in grado di modificare il probe, cancellarlo, e di generare i riporti basati sui propri risultati.
I dati di Monitoring e le informazioni sullo stato di probe precedentemente disponibili solo attraverso l'interfaccia web di Satellite, possono ora essere esportati come file CSV. Selezionate i link Scarica CSV su tutte le pagine relative al Monitoring, per scaricare i file CSV contenenti informazioni rilevanti. I dati esportati possono includere e non limitarsi a quanto segue:
  • Stato di Probe
  • Tutti i probe in un particolare stato (OK, WARN, UNKNOWN, CRITICAL, PENDING)
  • Una cronologia degli eventi di Probe

7.10.1.1. Stato di Probe ⇒ Critical —

I probes che hanno superato i propri limiti CRITICAL, o che hanno semplicemente raggiunto uno stato critico. Per esempio, alcuni probe raggiungono il loro stato critico (invece di quello sconosciuto), quando oltrepassano il loro periodo di scadenza 'timeout'.

7.10.1.2. Stato di Probe ⇒ Warning —

I probes che hanno oltrepassato i propri limiti di WARNING.

7.10.1.3. Stato di Probe ⇒ Unknown —

I probes che non sono in grado di raccogliere le metriche necessarie per determinare il loro stato. La maggior parte dei probe entrano in uno stato di unknown 'sconosciuto' quando oltrepassano il loro periodo di timeout. Ciò potrebbe significare che il limite di timeout deve essere aumentato, in caso contrario non sarà possibile eseguire il collegamento col sistema monitorato.
È possibile anche che i parametri di configurazione dei probes non siano corretti, e per questo motivo i propri dati non risultano essere reperibili. Per finire, il suddetto stato potrebbe indicare che si è verificato un errore al software.

7.10.1.4. Stato di Probe ⇒ Pending —

Informazioni riguardanti i probes non ricevute da RHN. Tale stato è indicativo di una verifica che risulta essere stata programmata, ma che non è stata ancora eseguita. Se tutte le verifiche sono in uno stato di In attesa, la vostra infrastruttura di monitoring potrebbe avere alcuni problemi.

7.10.1.5. Stato di Probe ⇒ OK —

I Probe eseguiti con successo senza alcuna eccezione. Questo rappresenta lo stato desiderato per tutte le verifiche.

7.10.1.6. Stato di Probe ⇒ Tutti —

Tutti i probes programmati sui sistemi del vostro account, elencati in ordine alfabetico iniziando dal nome del sistema.

7.10.1.7. Stato corrente —

Identifica lo stato della verifica selezionata e quando la stessa è stata eseguita per l'ultima volta, fornendo altresì la possibilità di generare un riporto sulla verifica. Anche se tale pagina fà parte del monitoring, essa risulta essere disponibile nella tabella Probes, all'intenro della pagina Informazioni del sistema, poichè la propria configurazione risulta essere specifica al sistema monitorato.
Per poter visualizzare un riporto su probe, selezionate una durata utilizzando i campi data, e scegliete se desiderate visualizzare dati metrici, la cronologia dei cambiamenti oppure entrambi i riporti. Per ottenere i dati metrici selezionate il tipo di metrica desiderata, e decidete (utilizzando le caselle) se i risultati devono essere visualizzati in modo grafico, tramite un log di errore o seguendo entrambi i metodi. Successivamente fate clic su Genera riporto nella parte inferiore della pagina. Se non esistono dati riguardanti le metriche di probe, verrà visualizzato un messaggio che indica:NO DATA SELECTED TIME PERIOD AND METRIC.

7.10.2. Notifica —

Identifica i metodi di contatto stabiliti per la vostra organizzazione. Questi metodi contengono gli indirizzi email o pager ideati per ricevere i messaggi d'allerta provenienti dai probes.
Qui sulla schermata di default Notifica, vengono elencati i metodi di notifica disponibili per la vostra organizzazione. I suddetti metodi vengono elencati a seconda del tipo di utente ad essi applicati.
Per creare un nuovo metodo di notifica, fate clic sul nome dell'utente al quale applicare la notifica. Apparirà la pagina Informazioni Utente ⇒ Metodi di Notifica. Per maggiori informazioni consultate la Sezione 7.9.1.1.7, «Elenco utenti ⇒ Attivi ⇒ Informazioni utente ⇒ Metodi di notifica — ». Fate clic sul titolo del metodo di notifica, per modificare le proprietà del metodo.

7.10.2.1. Notifica ⇒ Filtri

I filtri di notifica vi permettono di creare delle regole per un utilizzo duraturo, permettendovi di sospendere, ridirezionare, di essere a conoscenza automaticamente della presenza di notifiche standard, oppure di inviare notifiche supplementari. Il tutto vi assisterà nella gestione delle comunicazioni con probe frequenti o di tipo verbose.
7.10.2.1.1. Notifica ⇒ Filtri di notifica ⇒ Filtri attivi
Questa risulta essere la schermata di default per la tabella Filtri di notifica. Vengono elencati tutti i filtri attivi disponibili per la vostra organizzazione. Fate clic sul nome del filtro per modificarne le sue proprietà.
Per creare un filtro di notifica, fae clic sul link crea nuovo filtro di notifica nella parte alta sulla destra della schermata. Configurate ogni opzione e fate clic sul pulsante Salva Filtro, per creare un nuovo filtro.
  1. Descrizione: Inserire un valore che vi permetta di distinguere il suddetto filtro dagli altri.
  2. Tipo: Determina il tipo di azione che il filtro deve intraprendere: ridireziona, accetta, sospende, o integra informazioni alla notifica in ingresso.
  3. Invia a: Le opzioni Ridireziona Notifica e Notifica Supplementare nella seconda fase, richiedono un indirizzo email al quale inviare le notifiche. Le opzioni restanti non necessitano di alcun indirizzo email.
  4. Scopo: Determina quale componente è soggetto all'zione del filtro.
  5. Organizzazione/Scout/Probe: Questa opzione vi permette di selezionare l'organizzazione, lo scout o il probe ai quali viene applicato il suddetto filtro. Per poter selezionare degli oggetti multipli da questo elenco, tenere premuto il tasto Ctrl mentre cliccate i nomi degli oggetti. Per poter selezionare una gamma di oggetti, tenere pigiato il tasto Shift mentre cliccate sul primo e sull'ultimo oggetto della gamma.
  6. Probe con Stato: Seleziona quale stato sia in relazione al filtro. Per esempio, potreste scegliere di creare una notifica supplementare solo per i probe con uno stato critical. Deselezionate ogni casella corrispondente agli stati che devono essere ignorati dal filtro.
  7. Notifiche inviate a : Questo è il metodo con il quale viene inviata la notifica se non viene eseguito alcun tipo di filtro. Per esempio potreste ridirezionare tutte le notifiche di un utente, se quest'ultimo risulta essere in vacanza, lasciando inalterate le altre notifiche provenienti dal probe.
  8. Match Output: Seleziona in modo preciso i risultati della notifica, inserendo qui una espressione regolare. Se la sezione "Message:" della notifica non corrisponde alla espressione regolare, allora il filtro non viene applicato.
  9. Ricorrente: Selezionate se il filtro deve essere costantemente eseguito oppure eseguito in tempi prestabiliti. Un filtro ricorrente 'recurring filter' viene eseguito diverse volte in un periodo di tempo più piccolo, rispetto alla durata del filtro stesso. Per esempio, un filtro ricorrente può essere eseguito per 10 minuti ogni ora, tra l'inizio e la fine della durata del filtro in questione. Un filtro non ricorrente viene eseguito continuamente tra il tempo di inizio e quello di fine del filtro.
  10. Inizio: Inserire una data ed un orario di inizio delle operazioni da parte del filtro.
  11. Fine: Inserire una data ed un orario di fine operazioni del filtro.
  12. Recurring Duration: La durata entro la quale il filtro risulta attivo. Questo campo, applicabile solo ai filtri ricorrenti, avrà luogo al momento dell'inizio sopra pecificato. Qualsiasi notifica generata all'esterno della durata specificata, non verrà filtrata.
  13. Recurring Frequency: La frequenza con la quale viene attivato il filtro.
I filtri di notifica non possono essere cancellati. Tuttavia un filtro può essere cancellato impostando la data di fine attività nel passato. (Da notare che la data di fine attività del filtro, deve essere uguale o successiva alla data di inizio, altrimenti la modifica desiderata fallirà.) Un altro metodo è quello di selezionare un set di filtri dalla pagina Attivi e fare clic sul pulsante Filtri di notifica scaduti. Così facendo il filtro verrà cancellato, visualizzando la tabella Filtri scaduti.
7.10.2.1.2. Notifica ⇒ Filtri di Notifica ⇒ Filtri Scaduti
Questa tabella elenca tutti i filtri di notifica scaduti. I suddetti filtri vengono conservati in modo indefinito; tale processo di conservazione permette alle organizzazioni di reciclare i filtri più utili in base alle proprie esigenze, fornendo altresì una cronologia per eventuali operazioni di troubleshooting.

7.10.3. Suite di Probe

Le Suite di Probe vi permettono di configurare ed applicare uno o più probe ad uno o più sistemi. Esse possono essere configurate una sola volta, e poi applicate a qualsiasi gruppo di sistemi. Tale processo permette di risparmiare tempo e conferisce una certa continuità per il Monitoring dei clienti.
Per creare e applicare una Suite di Probe, create prima una Suite di Probe vuota, successivamente configurate i probe da essa contenuti, e per finire applicate la Suite sui sistemi selezionati.
  1. Dal Monitoring ⇒ pagina Suite di Probe, selezionare il link crea suite di probe. Inserire un nome facilmente distinguibile per la Suite di Probe. Potreste scegliere di aggiungere una breve descrizione della Suite. Per continuare fate clic su Crea Suite di Probe
  2. Aggiungere e configurare i probe che compongono la suite. Fate clic sul link crea nuovo probe in alto a destra.
  3. Come descritto nella Sezione 7.4.2.10.5.2, «Informazioni del sistema ⇒ Monitoring — », configurate il probe e fate clic sul pulsante Crea Probe in basso a destra. Ripetere questo processo fino a quando sono stati aggiunti tutti i probe desiderati.

    Nota

    Sendmail deve essere configurato in modo corretto sul vostro RHN Satellite, e su ogni sistema client, sul quale la suite di probe verrà applicata, deve essere installato il demone rhnmd il quale deve risultare installato ed in esecuzione. Per informazioni aggiuntive consultate la RHN Satellite Server 5.2.0 Installation Guide.
  4. A questo punto è necessario aggiungere i sistemi sui quali viene applicata la Suite di Probe. Per continuare fate clic sul link aggiungi sistemi alla suite di probe, nella parte alta a destra della schermata.
  5. La pagina successiva visualizza un elenco di tutti i sistemi con gli entitlement di Monitoring. Selezionate le caselle corrispondenti ai sistemi sui quali desiderate applicare la Suite di Probe ed il monitoring scout da utilizzare, e successivamente fate clic sul pulsante Aggiungi sistemi alla suite di probe per completare la creazione della Suite di Probe.
Potete cancellare o scollegare i probe dalla suite. Scollegando un probe, verranno dissociati i probe dalla suite, convertendoli in probe specifici al sistema per il sistema specificato. Ciò significa che le modifiche ai probe scollegati, influenzeranno solo il sistema interessato. Cancellando un probe, rimuoverete il probe stesso dalla Suite di ogni sistema.
Per rimuovere i probe dalla Suite di Probe:
  1. Dal Monitoring ⇒ pagina Suite di Probe, fate clic sul titolo della Suite di Probe che desiderate alterare.
  2. Selezionate la sottotabella Probe.
  3. Selezionate la casella corrispondente al probe che desiderate rimuovere.
  4. Fate clic sul pulsante Cancella probe dalla Suite di Probe
È possibile altresì rimuovere un sistema dalla Suite di Probe. Per fare questo sono disponibili due modalità. La prima è quella di separare il sistema dalla Suite di Probe. Quando eseguite questa procedura il sistema avrà ancora gli stessi probe ad esso assegnati. Tuttavia, ora avrete la possibilità di configurare questi probe individualmente senza influenzare altri sistemi. Per maggiori informazioni su come rimuovere i probe da un sistema individuale, consultate la Sezione 7.4.2.10.5.2, «Informazioni del sistema ⇒ Monitoring — ».
Per scollegare un sistema dalla suite:
  1. Dal Monitoring ⇒ pagina Suite di Probe, fate clic sul titolo della Suite di Probe che desiderate alterare.
  2. Selezionate la sottotabella Sistemi.
  3. Selezionate la casella corrispondente ai sistemi che desiderate rimuovere dalla Suite di Probe.
  4. Fate clic sul pulsante Scollega sistema dalla Suite di Probe
Il secondo metodo è quello di rimuovere il sistema dalla suite. Tale procedura rimuove il sistema dalla suite stessa, e cancella tutti i probe in esecuzione dal sistema.

Nota

La suddetta azione cancella tutti i probe della Suite di Probe dal sistema insieme alla cronologia Time Series e ai dati di Event Log. Tale azione risulta essere irreversibile.
Per rimuovere un sistema dalla Suite di Probe e cancellare tutti i probe associati dal sistema:
  1. Dal Monitoring ⇒ pagina Suite di Probe, fate clic sul titolo della Suite di Probe che desiderate alterare.
  2. Selezionate la sottotabella Sistemi.
  3. Selezionate la casella corrispondente ai sistemi che desiderate rimuovere dalla Suite di Probe.
  4. Fate clic sul pulsante Rimuovi sistema dalla Suite di Probe
E per finire, come con Probe singoli, è possibile scaricare un file CSV contenente informazioni sulle Suite di Probe. Selezionate il link Scarica CSV nella parte bassa della pagina MonitoringSuite di Probe, per scaricare il file.

7.10.4. Scout Config Push —

Visualizza lo stato della vostra infrastruttura di monitoring. Ogni qualvolta viene eseguita una modifica alla vostra configurazione di monitoring, come ad esempio l'aggiunta di un probe ad un sistema, oppure la modifica dei limiti stessi di probe, è necessario riconfigurare la vostra infrastruttura di monitoraggio. Eseguite tale procedura selezionando la casella del server di RHN, facendo clic su Push Scout Config. La tabella su questa pagina identifica la data e l'ora delle azioni di invio 'push' richieste e completate.
Facendo clic sul nome del server, aprirete la chiave pubblica SSH del Red Hat Network Monitoring Daemon corrispondente. Ciò vi permetterà di copiare ed incollare la chiave SSH sui sistemi controllati dallo scout. Tale processo è necessario per eseguire il collegamento del demone Red Hat Network Monitoring Daemon sul Satellite.

7.10.5. Configurazione generale —

Racoglie le informazioni applicabili in modo universale alla vostra infrastruttura di Monitoring. Modificando qualsiasi cosa su questa pagina verranno annullati tutti i servizi di Monitoring presenti su RHN Satellite. Altresì, è possibile programmare il riavvio delle azioni per i servizi di Monitoring presenti su tutte le RHN Proxy Server abilitate-Monitoring che si collegano al Satellite in questione. Tale operazione viene eseguita in modo che i servizi di Monitoring presenti sui server, siano in grado di eseguire immediatamente il caricamento della propria configurazione.
Generalmente i valori di default forniti con gli altri campi sono accettabili, poichè essi derivano dalla vostra installazione di Satellite. Tuttavia, potete utilizzare i campi presenti in questa pagina, per alterare la vostra configurazione di Monitoring. Per esempio, qui sarete in grado di modificare il server di scambio posta. Questa pagina vi permette altresì di alterare la destinazione di tutte le email amministrative provenienti da Satellite. Una volta terminato, fate clic su Aggiorna configurazione.
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