12.4. Registrazione e aggiornamenti
Ora che avete installato i pacchetti relativi a RHN, implementato SSL e riconfigurato i vostri sistemi client in modo da eseguire un collegamento con il RHN Satellite, sarete pronti ad iniziare la registrazione dei sistemi e ottenere quindi gli aggiornamenti.
12.4.1. Registrazione dei sistemi Copia collegamentoCollegamento copiato negli appunti!
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Questa sezione descrive il processo di registrazione di RHN per i sistemi UNIX. È necessario utilizzare
rhnreg_ks
per eseguire questa fase, l'utilizzo delle chiavi di attivazione per registrare i vostri sistemi è facoltativo. Le suddette chiavi vi permetteranno di predeterminare le impostazioni presenti all'interno di RHN, come ad esempio i canali di base ed i gruppi del sistema, e come applicarle automaticamente sui sistemi durante la loro fase di registrazione.
Poichè la generazione delle chiavi ed il loro utilizzo vengono affrontati in modo più dettagliato in altri capitoli, questa sezione si concentrerà sulle differenze presenti quando applicate sulle varianti UNIX. Per una descrizione più completa di questo processo consultate la Sezione 7.4.6.1, «Gestione delle chiavi di attivazione».
Per registrare i sistemi UNIX con il vostro RHN Satellite, soddisfate le seguenti fasi nell'ordine di seguito riportato:
- Eseguite il login sull'interfaccia web di Satellite e fate clic sulla tabella Sistemi nella barra di navigazione superiore, seguito da Chiavi di attivazione nella barra di navigazione di sinistra. Successivamente fate clic sul link crea nuova chiave nell'angolo in alto a destra della pagina.
- Sulla seguente pagina selezionate il canale di base creato alla fine della Sezione 12.2, «Preparazione/Configurazione del Satellite Server».
- Dopo aver creato la suddetta chiave, fate clic sul nome corrispondente all'interno dell'elenco Chiavi di attivazione, per migliorare le proprie impostazioni RHN associando il software, i canali di configurazione ed i gruppi del sistema.
- Aprite un terminal sul sistema client da registrare, ed eseguite un login come utente root.
- Utilizzate
rhnreg_ks
insieme con l'opzione--activationkey
, per registrare il client con Satellite. La stringa di caratteri della chiave può essere copiata direttamente dall'elenco di Chiavi di attivazione all'interno del sito web. Il comando sarà simile al seguente:rhnreg_ks --activationkey=b25fef0966659314ef9156786bd9f3af
rhnreg_ks --activationkey=b25fef0966659314ef9156786bd9f3af
Copy to Clipboard Copied! Toggle word wrap Toggle overflow - Tornate sul sito web, fate clic sul nome della chiave di attivazione, ed assicuratevi che il nuovo sistema compaia all'interno della tabella Sistemi Attivati.
12.4.2. Acquisizione degli aggiornamenti Copia collegamentoCollegamento copiato negli appunti!
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Gli aggiornamenti dei pacchetti con UNIX vengono gestiti in modo molto diverso rispetto a Linux. Per esempio, Solaris si affida ai Patch Clusters per aggiornare contemporaneamente pacchetti multipli, mentre i sistemi operativi di Red Hat utilizzano gli Errata Updates per associare gli aggiornamenti stessi ai pacchetti specifici. In aggiunta, Solaris utilizza i file di risposta per automatizzare le installazioni interattive dei pacchetti, tale procedura non viene compresa da Linux, mentre Red Hat offre il concetto dei pacchetti sorgenti. Per questo motivo, la suddetta sezione cerca di evidenziare le differenze nell'utilizzo dei tool di RHN sui sistemi UNIX. (Nota: RHN non supporta i file di risposta di Solaris con la release corrente, tale supporto verrà implementato nelle release future.)
Nonostante le differenze, come ad esempio un numero non sufficiente di Errata, il canale e le interfacce di gestione del pacchetto presenti all'interno del sito web di RHN su Satellite, funzionano in modo piuttosto simile per i sistemi UNIX. I canali software creati per servire le varianti di UNIX, possono essere creati in modo del tutto simile ai canali personalizzati descritti nella RHN Channel Management Guide. La differenza sostanziale è presente nell'architettura. Durante la creazione di un canale software UNIX, assicuratevi di selezionare l'architettura appropriata del canale di base per i sistemi da servire.
Red Hat consiglia altresì la suddivisione dei vostri pacchetti in canali di base e canali figlio in base alla loro natura. Per esempio, su Solaris, i pacchetti d'installazione dovrebbero andare nel canale di base di Solaris, mentre le patch ed i Cluster di Patch dovrebbero risiedere nel canale figlio del canale di base di Solaris. I pacchetti Extra di installazione, possono risiedere in canali figlio Extra.
RHN affronta le patch in modo simile ai pacchetti; le suddette patch vengono elencate ed installate nello stesso modo e con la stessa interfaccia dei pacchetti normali. Le patch vengono numerate da Solaris, e avranno nomi simili al seguente "patch-solaris-108434". La versione di una patch di Solais viene estratta dal metadata originale di Solaris, e la release è sempre 1.
I Cluster di Patch sono un gruppo di patch installate sotto forma di una unità. RHN mantiene informazioni sull'ultima installazione, con esito positivo, di un Cluster di Patch sul sistema. Tuttavia i Cluster di Patch non vengono controllati sul client come entità installate, quindi non appaiono nei pacchetti installati o all'interno dell'elenco delle patch. I nomi dei Cluster di Patch somiglieranno al seguente "patch-cluster-solaris-7_Recommended". La versione viene rappresentata da una stringa riportante la data, come ad esempio "20040206", e la release è sempre 1 ed epoch è sempre 0.
12.4.2.1. Caricamento pacchetti sul Satellite Copia collegamentoCollegamento copiato negli appunti!
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RHN non fornisce alcun contenuto UNIX; qualsiasi pacchetto Solaris, patch o Patch Clusters deve essere caricato su Satellite in un formato comprensibile da un sistema client. Il pacchetto in questione può essere gestito e distribuito su altri sistemi. RHN ha creato
solaris2mpm
in modo da tradurre i pacchetti Solaris, le patch ed i patch cluster in un formato comprensibile da parte di Satellite.
12.4.2.1.1. solaris2mpm Copia collegamentoCollegamento copiato negli appunti!
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Come precedentemente affrontato nella Sezione 12.1.4, «Differenze di funzionalità»,
solaris2mpm
è parte integrante di RHN Push per Solaris. Il contenuto inviato ad un canale Solaris su Satellite deve essere prima in formato .mpm.
Un file .mpm è un archivio contenente una descrizione dei dati relativi al pacchetto ed il pacchetto/pacth stesso. Il comando solaris2mpm deve essere eseguito col client e mai su Satellite.
Nota
solaris2mpm necessita di uno spazio disponibile uguale a tre volte la misura di qualsiasi pacchetto, patch o patch cluster da convertire. Nornalmente lo spazio in
/tmp/
verrà utilizzato a tale scopo. L'opzione --tempdir
vi permette di specificare se necessario un'altra directory.
File multipli possono essere specificati sulla linea di comando di solaris2mpm. Di seguito viene riportato un esempio:
Poichè non è stata specificata alcuna directory, i file .mpm risultanti vengono scritti sulla directory /tmp/. Da notare che il nome del file .mpm risultante, include l'architettura del client sul quale è stato creato, in questo caso Sparc Solaris. Il formato generale dei nomi del file mpm è:
name-version-release.arch.mpm
name-version-release.arch.mpm
Patch clusters sono "esplosi" — in ogni cluster vengono generati file .mpm per ogni patch, insieme ai file .mpm "meta" di livello superiore, contenenti informazioni sull'intero cluster.
Di seguito vengono riportate le opzioni di solaris2mpm:
Opzioni | Descrizione |
---|---|
--version
|
Mostra il numero della versione del programma ed esce
|
-h, --help
|
Mostra queste informazioni ed esce
|
-?, --usage
|
Stampa le informazioni relative all'utilizzo del programma ed esce
|
--tempdir=<tempdir>
|
Directory temporanea dalla quale poter lavorare
|
--select-arch=<arch>
|
Seleziona l'architettura (i386 o Sparc) per pacchetti usati su architetture multiple.
|
12.4.2.1.2. rhnpush con file .mpm Copia collegamentoCollegamento copiato negli appunti!
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La versione Solaris di
rhnpush
funziona come una utility standard, con l'aggiunta di una funzione che gli permette di gestire i file .mpm. Di seguito viene riportato un esempio sul suo utilizzo:
Nota
I file .mpm del Patch cluster devono essere inviati simultaneamente, insieme o subito dopo — mai prima —, ai file .mpm per le patch contenute nel cluster in questione.
Utilizzate solaris2mpm su ogni pacchetto, patch o patch cluster che desiderate gestire tramite Satellite, e successivamente utilizzate RHN Push per caricarli sul canale creato appositamente per loro.
12.4.2.2. Aggiornamento attraverso il sito web Copia collegamentoCollegamento copiato negli appunti!
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Per installare i pacchetti o le patch su di un sistema individuale, fate clic sul nome del sistema corrispondente nella categoria Sistemi, selezionare i pacchetti dagli elenchi Installa o Aggiorna della tabella Pacchetti o Patches, e fate clic su .
Per eseguire un comando remoto mentre installate il pacchetto, fate clic su Sezione 12.5, «Comandi remoti».
invece di . Per istruzioni consultate la
Per installare contemporaneamente i pacchetti o le patch su sistemi multipli, selezionate i sistemi e fate clic su System Set Manager sulla barra d navigazione di sinistra. Successivamente, nella tabella Pacchetti, selezionate i pacchetti dagli elenchi Aggiorna o Installa e fate clic su . Per completare l'azione, programmate gli aggiornamenti.
12.4.2.3. rhnsd Copia collegamentoCollegamento copiato negli appunti!
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Sui sistemi Red Hat Enterprise Linux, il demone
rhnsd
, il quale indica al sistema client di eseguire un check in con RHN, viene avviato automaticamente al momento dell'avvio. Sui sistemi Solaris, rhnsd
non viene avviato per default al momento dell'avvio, ma può essere avviato dalla linea di comando nel seguente modo:
rhnsd --foreground --interval=240
rhnsd --foreground --interval=240
La posizione di default per
rhnsd
è /opt/redhat/rhn/solaris/usr/sbin/rhnsd
. Di seguito vengono riportate le opzioni disponibili per rhnsd
su Solaris:
Opzioni | Descrizione |
---|---|
-f, --foreground
|
Eseguito in primo piano
|
-i, --interval=MINS
|
Collega a Red Hat Network ogni MIN minuti
|
-v, --verbose
|
Registra tutte le azioni su syslog
|
-h, --help
|
Conferisci questo elenco d'aiuto
|
-u, --usage
|
Conferisci questo elenco d'aiuto
|
-V, --version
|
Stampa versione programma
|
12.4.2.4. Aggiornamento attraverso la linea di comando Copia collegamentoCollegamento copiato negli appunti!
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In modo simile al sito web, l'utilizzo di Red Hat Update Agent da parte della linea di comando viene interessato dalle limitazioni di UNIX package management. Detto questo, è posibile eseguire la maggior parte delle funzioni principali tramite il comando
up2date
. La differenza più importante è l'assenza di tutte le opzioni che riguardano i file sorgenti. Consultate la Tabella 12.4, «Argumento della linea di comando dell'Update Agent» per un elenco completo di opzioni disponibili per i sistemi UNIX.
La versione della linea di comando di Red Hat Update Agent accetta i seguenti argomenti sui sistemi UNIX:
Argomento | Descrizione |
---|---|
--version | Mostra le informazioni sulla versione del programma. |
-h , --help | Mostra questo messaggio di aiuto ed esce. |
-v , --verbose | Mostra output aggiuntivi. |
-l , --list | Elenca le ultimissime versioni di tutti i pachetti installati. |
-p , --packages | Aggiorna i pacchetti associati con questo profilo del sistema. |
--hardware | Aggiorna questo profilo hardware del sistema su RHN. |
--showall | Elenca tutti i pacchetti disponibili per il download. |
--show-available | Elenca tutti i pacchetti disponibili che non sono attualmente installati. |
--show-orphans | Elenca tutti i pacchetti attualmente installati ma che non sono presenti all'interno dei canali ai quali il sistema è sottoscritto. |
--show-channels | Mostra i nomi del canale insieme ai nomi del pacchetto dove appropriato. |
--installall | Installa tutti i pacchetti disponibili. Utilizzare con l'opzione --channel . |
--channel=CHANNEL | Specifica da quale canale aggiornare utilizzando le etichette dei canali. |
--get | Riprende il pacchetto specificato senza risolvere le dipendenze. |