Capitolo 36. Recupero di base del sistema
Ad ogni problema sarà sempre disponibile una soluzione, tuttavia i suddetti metodi richiedono una buona padronanza del sistema. Questo capitolo descrive come effettuare l'avvio in modalitá di ripristino, modalitá utente singolo, e modalitá di emergenza, dove sarà possibile usare le proprie competenze per far fronte agli imprevisti del sistema.
36.1. Modalità rescue
36.1.1. Problemi comuni
A causa dei seguenti problemi potrebbe esser necessario eseguire il processo d'avvio tramite una modalità di recupero:
- Non è possibile effettuare un avvio normale di Red Hat Enterprise Linux (runlevel 3 or 5).
- Sono presenti alcuni problemi di hardware o software e desiderate ottenere alcuni file importanti dall'hard drive del sistema.
- Avete dimenticato la password di root.
36.1.1.1. Impossibile avviare Red Hat Enterprise Linux
Questo problema viene spesso riscontrato quando si procede all'installazione di un altro sistema operativo dopo aver installato Red Hat Enterprise Linux. Alcuni sistemi operativi presumono che non abbiate altri sistemi operativi sul computer, e sovrascrivono il Master Boot Record (MBR) che in origine conteneva il bootloader GRUB. Se il boot loader viene sovrascritto in questo modo, non si potrà avviare Red Hat Enterprise Linux fintanto che non si entra in modalità di ripristino e si riconfigura il boot loader.
Un altro problema comune si verifica utilizzando uno strumento di partizionamento per ridimensionare una partizione o per crearne una nuova sfruttando lo spazio libero e modificando l'ordine delle partizioni. Se cambia il numero della partizione
/
, il boot loader non è più in grado di trovarla e di montarla. Per risolvere questo problema, avviare in modalità di ripristino e modificare il file /boot/grub/grub.conf
.
Per informazioni su come installare nuovamente il boot loader GRUB da un ambiente di ripristino consultare la Sezione 36.1.2.1, «Re-installazione del boot loader».
36.1.1.2. Problemi hardware/software
Questa categoria comprende una grande varietà di situazioni. Due esempi possono includere dischi fissi difettosi e la specificazione di un dispositivo, o kernel root, non valido nel file di configurazione del boot loader. Se si verifica uno dei suddetti problemi, é probabile che non sarà possibile avviare Red Hat Enterprise Linux. Tuttavia, se si effettua un avvio in uno delle modalità di ripristino indicati, è possibile risolvere il problema o riuscire ad ottenere le copie dei file importanti.
36.1.2. Avvio della modalitá di ripristino
La modalità di ripristino permette di avviare un piccolo ambiente Red Hat Enterprise Linux direttamente da un CD-ROM, oppure utilizzando qualche altro metodo invece dell'hard drive del sistema.
Come indica il nome, la modalità di ripristino viene fornita per ripristinare qualche cosa. Durante il funzionamento normale il sistema Red Hat Enterprise Linux utilizza i file contenuti nell'hard drive del sistema per svolgere qualsiasi cosa — eseguire programmi, immagazzinare file ed altro ancora.
Tuttavia, a volte Red Hat Enterprise Linux non riesce ad accedere ai file dell'hard drive del sistema. Grazie alla modalità di ripristino è possibile accedere ai suddetti file anche se non si riesce ad eseguire Red Hat Enterprise Linux dallo stesso hard drive.
Per eseguire un avvio dalla modalità di ripristino sarà necessario avviare il sistema usando uno dei seguenti metodi[12]:
- Avviando il sistema da un DVD o CD-ROM.
- Avviando il sistema da un dispositivo d'avvio di installazione, come ad esempio dispositivi USB flash.
- Avviando il sistema da un DVD di installazione di Red Hat Enterprise Linux.
Dopo aver effettuato un avvio usando uno dei metodi descritti, inserire la parola chiave
rescue
come parametro del kernel. Per esempio, per un sistema x86, digitare il seguente comando al prompt di avvio di installazione:
linux rescue
Se per l'avvio il sistema necessita di un driver di terzi fornito con un disco driver caricare il driver con l'opzione aggiuntiva
dd
:
linux rescue dd
Per maggiori informazioni su come usare un disco driver al momento dell'avvio consultate Sezione 6.3.3, «Utilizzo di una opzione d'avvio per specificare un disco di aggiornamento del driver» per sistemi x86 oppure Sezione 13.3.3, «Utilizzo di una opzione d'avvio per specificare un disco di aggiornamento del driver» per sistemi POWER.
Se un driver della distribuzione Red Hat Enterprise Linux 6 impedisce il riavvio del sistema, allora inseritelo nella blacklist con l'opzione
rdblacklist
. Per esempio, per un avvio in modalità di ripristino senza il driver foobar eseguire:
linux rescue rdblacklist=foobar
Verrà richiesto di rispondere ad alcune semplici domande, del tipo quale lingua usare. Verrà richiesto anche di selezionare dov'é posizionata una immagine di ripristino valida. Selezionare da CD-ROM locale, Disco fisso, immagine NFS, FTP, o HTTP. La posizione selezionata deve contenere un albero d'installazione valido, e il suddetto albero deve essere della stessa versione di Red Hat Enterprise Linux, del disco di Red Hat Enterprise Linux dal quale é stato effettuato l'avvio. Se si usa un CD-ROM o un altro supporto per iniziare la modalitá di ripristino, l'albero d'installazione deve essere lo stesso albero dal quale é stato creato il supporto. Per maggiori informazioni su come impostare un albero d'installazione su di un disco fisso, server NFS, server FTP o server HTTP, consultare le sezioni precedenti di questa guida.
Se si seleziona una immagine di ripristino che non richiede una connessione di rete, verrà chiesto se si desidera o meno stabilire tale connessione. Una connessione di rete é utile se è necessario effettuare alcuni file di backup per un computer diverso o installare alcuni pacchetti RPM da una posizione di rete condivisa, per esempio.
Verrà visualizzato il seguente messaggio:
L'ambiente di ripristino cercherà ora di localizzare l'installazione Linux e montarla nella directory /mnt/sysimage. Successivamente sarà possibile eseguire qualsiasi modifica necessaria del sistema. Se si desidera procedere con questa fase selezionare 'Continua'. Sarà possibile altresì montare il proprio file system in modalità di sola lettura invece di lettura-scrittura selezionando 'Sola-lettura'. Se per qualche motivo questo processo fallisce sarà possibile selezionare 'Salta', così facendo questa fase verrà saltata con la conseguente visualizzazione della shell di comando.
Se si seleziona
, esso tenterà di montare il file system sotto la directory /mnt/sysimage
. Qualora non si riesca a montare una partizione, visualizzerà un avviso. Se si seleziona , tenterà di montare il file system sotto la directory /mnt/sysimage
, ma in modalità di sola lettura. Se si seleziona , il file system non viene montato. Scegliere se si ritiene che il file system possa essere corrotto.
Una volta entrati nella modalità di ripristino, compare un prompt nella console virtuale (VC) 1 e 2. Per accedere alla VC 1, usare la combinazione di tasti Ctrl-Alt-F1 , mentre per accedere alla VC 2, usare Ctrl-Alt-F2):
sh-3.00b#
Se è stato selezionato
per montare automaticamente le partizioni e queste sono state montate correttamente, si è in modalità utente singolo.
Se il file system è montato e si vuole che la partizione root sia la partizione del sistema invece che dell'ambiente di modalitá di ripristino, usare il seguente comando:
chroot /mnt/sysimage
Ciò è utile se è necessario eseguire comandi come
rpm
, per i quali è necessario che la partizione root sia montata come /
. Per uscire dall'ambiente chroot
, digitare exit
e si tornerà al prompt.
Se è stato selezionato
, è ancora possibile tentare di montare una partizione o un volume logico LVM2 manualmente all'interno della modalitá di ripristino, creando una directory come /foo
, e digitando il seguente comando:
mount -t ext4 /dev/mapper/VolGroup00-LogVol02 /foo
Nel comando riportato sopra,
/foo
rappresenta una directory creata dall'utente, e /dev/mapper/VolGroup00-LogVol02
è il volume logico LVM2 che si desidera montare. Se la partizione è di tipo ext2
o ext3
, sostituire ext4
rispettivamente con ext2
o ext3
.
Se non si conoscono i nomi delle partizioni, utilizzare il seguente comando per ottenere un elenco:
fdisk -l
Se non si conosono i nomi di tutti i volumi fisici LVM2, gruppi di volume o volumi logici, utilizzare i seguenti comandi per ottenere un elenco:
pvdisplay
vgdisplay
lvdisplay
Dal prompt è possibile avviare molti comandi utili, quali:
ssh
,scp
, eping
se é avviata la retedump
erestore
per utenti con lettori a nastroparted
efdisk
per la gestione delle partizionirpm
per l'installazione o l'avanzamento di versione del softwarevi
per la modifica dei file di testo
36.1.2.1. Re-installazione del boot loader
In molti casi il boot loader GRUB può essere erroneamente cancellato, corrotto o sostituito da altri sistemi operativi.
Le seguenti fasi riportano il processo su come reinstallare GRUB sul master boot record:
- Avviare il sistema da un supporto di avvio d'installazione.
- Digitare
linux rescue
al prompt d'avvio dell'installazione per entrare nell'ambiente di ripristino. - Digitare
chroot /mnt/sysimage
per montare la partizione root. - Digitare
/sbin/grub-install bootpart
per installare nuovamente il boot loader GRUB dove bootpart è la partizione boot (generalmente /dev/sda). - Ricontrollare il file
/boot/grub/grub.conf
, poichè potrebbero essere necessarie voci aggiuntive per GRUB per poter controllare sistemi operativi aggiuntivi. - Riavviate il sistema.
36.1.3. Avvio della modalità utente singolo
Uno dei vantaggi della modalitá utente singolo é quella di non aver bisogno di un CD-ROM di avvio; tuttavia, non dà l'opzione di montare i file system come sola lettura o non li monta affatto.
Se il sistema effettua un avvio, ma non permette di effettuare l'accesso quando ha completato tale procedura, provare allora la modalitá a utente singolo.
In modalitá utente singolo, il computer avvia il runlevel 1. I file system locali sono montati, ma la rete non é attivata. Si ha a disposizione una shell di manutenzione del sistema. Diversamente dalla modalità di ripristino, la modalitá utente singolo, automaticamente cerca di montare il file system. Non usare questa modalitá se il file system non puó essere montato con successo. Inoltre non è possibile usare tale modalitá se la configurazione del runlevel 1 é corrotta.
Utilizzare le seguenti fasi per effettuare un avvio in modalità utente singolo su di un sistema x86 che utilizza GRUB:
- Quando al momento dell'avvio compare la schermata GRUB splash, premere qualsiasi pulsante per poter accedere al menù interattivo di GRUB.
- Selezionare Red Hat Enterprise Linux con la versione del kernel che si desidera avviare e digitare
a
per modificare la linea. - Andare in fondo alla linea e digitare
single
, come parola separata (premere la Barra spaziatrice e digitaresingle
). Quindi premere Invio per uscire dalla modalità di modifica.
36.1.4. Avvio nella modalitá di emergenza
Nella modalità di emergenza, il sistema si avvia in un ambiente estremamente semplice. Il file system root viene montato in modalità di sola lettura e non viene configurato altro. Il principale vantaggio della modalità di emergenza rispetto a quella di utente singolo è che i file
init
non vengono caricati. Se init
è corrotto o non funziona correttamente, è ancora possibile montare i file system per recuperare i dati che rischiano di andare persi durante una reinstallazione.
Per avviare la modalitá di emergenza, usare lo stesso metodo descritto per la modalità utente singolo nella Sezione 36.1.3, «Avvio della modalità utente singolo» con una sola eccezione, sostituire la parola chiave
single
con la parola emergency
.