32.8.2. Rendere il file kickstart disponibile sulla rete
Le installazioni kickstart via rete sono molto diffuse, poichè gli amministratori di sistema possono facilmente automatizzare in modo rapido e indolore il processo di installazione su numerosi computer in rete. Di norma, l'approccio più comune prevede che l'amministratore disponga di un server BOOTP/DHCP e di un server NFS nella rete locale. Il server BOOTP/DCHP viene utilizzato per fornire al sistema client le informazioni relative alla propria rete, mentre i file utilizzati nel corso dell'installazione sono forniti dal server NFS. Spesso, ma non necessariamente, questi due server funzionano sulla stessa macchina fisica.
Includere l'opzione d'avvio del kernel
ks
sulla riga append
di un target nel file pxelinux.cfg/default
per specificare la posizione di un file kickstart sulla rete. La sintassi dell'opzione ks
in un file pxelinux.cfg/default
è identica alla propria sintassi usata al prompt d'avvio. Consultare Sezione 32.10, «Avvio di una installazione kickstart» per una descrizione della sintassi e Esempio 32.4, «Utilizzo opzione ks
nel file pxelinux.cfg/default
» per un esempio di una riga append
.
Se il file
dhcpd.conf
sul server DHCP è stato configurato in modo da indicare /tftpboot/pxelinux.0
sul server BOOTP (se, o meno, presente sulla stessa macchina fisica), i sistemi configurati per l'avvio attraverso la rete potranno caricare il file kickstart ed iniziare l'installazione.
Esempio 32.4. Utilizzo opzione ks
nel file pxelinux.cfg/default
Per esempio, se
foo.ks
è un file kickstart disponibile su una condivisione NFS su 192.168.0.200:/export/kickstart/
, parte del file pxelinux.cfg/default
potrebbe includere:
label 1 kernel RHEL6/vmlinuz append initrd=RHEL6/initrd.img ramdisk_size=10000 ks=nfs:192.168.0.200:/export/kickstart/foo.ks